Proprietà intellettuale

L’area di ricerca “proprietà intellettuale” promuove lo studio e l’analisi critica delle aree del diritto d’autore e della proprietà industriale (brevetti, marchi design, segreti industriali ed indicazioni geografiche), con particolare riguardo ai processi di armonizzazione europea e di adattamento delle discipline alla rivoluzione digitale ed all’innovazione tecnologica. Le attività di ricerca del team spaziano dal contributo al dibattito teorico dottrinale alla consulenza per istituzioni pubbliche e policy-makers, alla partecipazione attiva al dibattito su contenuti e modalità delle riforme legislative nazionali e comunitarie, fino ad attività di terza missione dirette al coinvolgimento, alla sensibilizzazione ed alla formazione dei principali stakeholders (consumatori/utenti, anche di categorie svantaggiate, industrie creative e culturali, autori ed esecutori, istituzioni culturali – biblioteche, archivi, gallerie, musei -, innovation hubs, PMI, intermediari ed altre piattaforme digitali). Il gruppo svolge, inoltre, studi comparati dei processi di innovazione giuridica nelle varie culture e tradizioni giuridiche europee ed extra-europee, che si caratterizzano per la spiccata multidisciplinarietà di approccio e domande di ricerca e per l’attenzione diretta alla collaborazione tra diverse expertise. Tali attività ambiscono a promuovere policies per soggetti coinvolti nell’attività di regolazione e best practices per operatori e stakeholders nazionali e sovranazionali in un momento storico quale quello attuale, in cui la rilevanza sociale, economica e culturale delle tematiche oggetto di studio risulta oltremodo centrale.

Le attività di ricerca attualmente in corso si articolano intorno a quattro pilastri centrali:

  • Diritto d’autore europeo – H2020 RIA reCreating Europe
    Il principale focus dell’area di ricerca è lo studio del diritto d’autore europeo, delle sue innovazioni legislative e giurisprudenziali, e del bilanciamento tra protezione della creatività individuale ed industriale e tutela di accesso alla conoscenza, diritti fondamentali e creatività derivata/reuso. In questo contesto, la Prof.ssa Caterina Sganga coordina dal gennaio 2020 il progetto e consorzio europeo H2020 RIA ReCreating Europe – Rethinking digital copyright law for a culturally diverse, creative, accessible Europe, finanziato per il triennio 2020-2022 dalla Commissione Europea con un budget di 3.089.000 euro.

  • Open Access, Open Science & Open Education
    Più recentemente, il team ha inaugurato un nuovo focus di ricerca dedicato alle problematiche giuridiche legate ad open access, open science e open education nei settori dell’istruzione, dell’e-learning e della ricerca scientifica, con particolare attenzione alla protezione e gestione dei diritti di proprietà intellettuale e dei dati personali e non-personali. Alcuni dei progetti del pilastro sono condotti in collaborazione con il team di ricerca Ethos: ne è esempio il recente “Study about the impact of European and national regulations on data policies related to research”, condotto in collaborazione con il Karlsruhe Institute of Technology (KIT) e svolto nel contesto del progetto H2020 EOSC Pillars.

  • Diritto, economia e nuove frontiere della proprietà intellettuale
    L’evoluzione delle normative in materia di proprietà intellettuale entra in relazione con l’emergere di nuove teorie e pratiche connesse ai diritti che essa concede. Il team di ricerca è impegnato nello studio critico e nelle discussioni di policy inerenti soluzioni regolatorie alternative e non tradizionali, dagli “IP negative spaces” a teorie user-centric ed al ripensamento del ruolo degli intermediari in ambiente digitale. L’area tematica è sviluppata in stretta collaborazione con studiosi di economia e management della proprietà intellettuale.

  • Regolazione delle piattaforme digitali
    Il team concentra le sue ricerche sull’evoluzione dell’intermediazione digitale e, in particolare, sui fenomeni connessi all’economia collaborativa e sharing economy, alla regolazione privata di servizi e piattaforme digitali ed alla moderazione di contenuti online, contribuendo così all’analisi delle risposte legislative e giurisprudenziali in materia ed al dibattito di policy animante le varie proposte ed i vari tentativi di riforma del settore.