OpenMusE unisce i principali stakeholders del settore musicale e ricercatori di 11 paesi europei, inclusa l’Ucraina. Il Consorzio mira a porre delle basi più stabili per la concorrenza degli ecosistemi musicali europei, suggerendo soluzioni di policy in grado di contemperare istanze di equità e sostenibilità con la necessità di adottare scelte aziendali basate su dati concreti. Noi forniamo i dati necessari per realizzare questo obiettivo.

Utilizzando una metodologia rispettosa del principio della trasparenza, OpenMusE  “mappa” le politiche e la normativa europea in tema di dati, colmando le lacune presenti e consentendo così agli stakeholders e ai policymakers di colmarle, oltreché di adottare politiche e compiere scelte di data management più consapevoli. Il nostro progetto si regge sulle direttrici comunitarie dell’apertura alla condivisione dei dati, della scienza aperta e del supporto allo sviluppo di software open source.

Lavoriamo con gli stakeholders per identificare i “data gaps” presenti a livello europeo, nazionale e regionale; co-creiamo indicatori e metodi per colmare tali lacune; sviluppiamo strumenti di software gratuiti per la raccolta e l’analisi dei dati; e riportiamo non soltanto i nostri risultati, bensì ogni passo compiuto per raggiungerli. Questa è la logica del nostro Open Music Observatory (OMO), una piattaforma open-source che fornisce informazioni a tutto tondo sull’industria musicale, integrando dati provenienti da diverse fonti. OMO è altamente automatizzato e fornisce “documenti di living policy“, in grado di aggiornarsi in parallelo ai dataset.

Tramite l’utilizzo di OMO e del nostro software open-source, anche le PMI del settore musicale che non dispongono delle competenze tecniche necessarie saranno in grado di accedere a questi dati, che saranno pubblici e liberamente accessibili. Inoltre, esse potranno analizzarli, adattarne la quantità e il valore, oltre a poterne individuare gli utilizzi gratuiti. Grazie a OMO, le imprese potranno creare modelli aziendali migliori e saranno altresì capaci di aderire agli standard europei in tema di responsabilità sociale e sostenibilità dell’attività d’impresa. Valideremo questi strumenti in quattro studi pilota che apporteranno benefici concreti agli stakeholders per tutta la durata del progetto.